Nuovo richiamo da Bruxelles all’Italia sul trattamento delle acque reflue. La Commissione europea ha annunciato oggi di aver deferito l’Italia alla Corte di giustizia dell’Unione europea per non aver dato piena esecuzione a una sentenza della Corte del 2014 sul trattamento delle acque reflue urbane, in cui aveva ritenuto che l’Italia era venuta meno agli obblighi della direttiva europea in quanto 41 agglomerati non avevano garantito la raccolta e il trattamento adeguati delle acque reflue urbane. “Nonostante i notevoli progressi compiuti, le acque reflue urbane non sono ancora adeguatamente trattate in cinque agglomerati”, si legge nella nota di Bruxelles, che precisa che uno si trova in Valle d’Aosta e quattro in Sicilia. La mancanza di adeguati sistemi di trattamento delle acque reflue per questi cinque agglomerati comporta “rischi significativi per la salute umana, le acque interne e l’ambiente marino nelle aree sensibili dal punto di vista ambientale in cui vengono scaricate le acque reflue non trattate. La piena attuazione delle norme stabilite nella legislazione dell’Ue è essenziale per la protezione della salute umana e dell’ambiente naturale”. (Segue)