Colori sgargianti e adesivi di Topolino: in Cina, le minicar personalizzabili come accessori di moda stanno rivoluzionando le auto elettriche negli angoli più remoti del Paese, senza spendere una fortuna. Il gigante asiatico, il più grande emettitore di gas serra al mondo in termini assoluti, punta a vendere nel 2035 soprattutto veicoli elettrici o ibridi. Le auto elettriche sono già comuni nei grandi agglomerati urbani e nei quartieri ricchi, dove i modelli di alta gamma di Tesla e della rivale cinese Byd sono numerosi. Ma in un numero crescente di regioni meno sviluppate, la scelta preferita è la Hongguang Mini del marchio locale Wuling. Questa piccola auto elettrica a due porte ha già venduto più di 1,2 milioni di unità. Anche il costo è mini, a partire da circa 30.000 yuan (3.900 euro), è un grande successo nelle piccole città.
A Liuzhou, città della Cina meridionale, con una popolazione di circa 4 milioni di abitanti, famosa per le sue montagne nebbiose e per gli spaghetti di riso alla lumaca, vengono prodotte le Hongguang Mini (pronunciate “Rongue-gouangue”) del marchio Wuling. Per favorire il passaggio ai veicoli elettrici, le autorità locali hanno aumentato il numero di stazioni di ricarica e offrono assistenza e parcheggi scontati.
La più piccola Hongguang Mini è lunga circa 3 metri e larga 1,5 metri e può ospitare fino a quattro persone. Una batteria agli ioni di litio le garantisce un’autonomia di 215 chilometri, secondo il produttore. I modelli più vecchi sono venduti a circa 30.000 yuan, otto volte più economici di una Model 3, il prodotto di punta di Tesla.
Wuling non è l’unico marchio a offrire mini-car elettriche. Anche i produttori locali Dongfeng Motor, Chery e Geely sono entrati in questa nicchia. Ma le sue auto si distinguono per il design della carrozzeria rosa confetto e giallo limone, oltre che per le edizioni limitate che portano il nome di pasticcini francesi o console di gioco giapponesi.
(AFP)