“Il discorso pronunciato da Ursula Von der Leyen alle associazioni produttive tedesche è stato semplicemente surreale. Mentre l’intera filiera dell’automotive, a partire proprio da quella tedesca, è sull’orlo del collasso a causa della follia green imposta dalla Commissione che presiede, la presidente Von der Leyen ha concentrato il proprio intervento sulle rinnovabili e sul nucleare, senza dedicare una sola parola alla crisi più grave che sta travolgendo l’industria europea. Non è possibile continuare ad ascoltare proclami ideologici mentre il settore dell’auto, che vale milioni di posti di lavoro e rappresenta uno dei pilastri della manifattura europea, sta morendo sotto il peso di regolamenti insostenibili e scadenze irrealistiche”. Lo ha dichiarato il presidente di Confimprenditori, Stefano Ruvolo, a margine dell’incontro della presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, con gli industriali tedeschi.
“Torniamo a chiedere al governo italiano – ha aggiunto – di ribellarsi a questo Green Deal che sta distruggendo il tessuto produttivo del Paese. Servono scelte coraggiose, non la cieca obbedienza a direttive che rischiano di fare la fine delle imposizioni di Bruxelles sul vaccino obbligatorio: ricordiamo tutti l’ammissione dell’allora premier Giuseppe Conte che definì un errore quella scelta. Non possiamo permettere che si ripeta lo stesso copione, con la differenza che questa volta in gioco non è soltanto la libertà dei cittadini, ma la sopravvivenza stessa delle nostre imprese. Confimprenditori ribadisce con forza che l’Italia deve smarcarsi da questa follia ideologica, difendere la propria manifattura e garantire futuro e lavoro a centinaia di migliaia di piccole e medie imprese che ogni giorno tengono in piedi l’economia reale.”