“Ho scelto l’Italia come mia prima missione fuori dal Belgio. Poi andrò in Polonia, Francia e Germania. L’Italia è terza in Europa per la chimica ed è una delle principali potenze industriali: un esempio di capacità e abilità di esportazione”. Così Stéphane Séjourné, 39 anni, vicepresidente esecutivo della Commissione europea con la delega alla Prosperità e alla Strategia industriale. Il nodo centrale è quello della crisi dell’auto: “L’industria dell’auto ha gli stessi problemi del resto dell’industria europea, che soffre per i prezzi dell’energia troppo alti, per la sovraccapacità produttiva esterna, in particolare cinese, che si riscontra in molti settori come l’acciaio e l’alluminio, e per la concorrenza sleale sul mercato. Vogliamo fare tutto il possibile per abbassare i prezzi dell’energia e garantire la certezza del diritto con clausole di salvaguardia”, spiega in una intervista a Il Corriere della Sera. Sulla richiesta di alcuni Paesi, tra cui l’Italia, di anticipare al 2025 la revisione delle regole che mettono al bando il motore a scoppio dal 2035 aggiunge: “Dobbiamo essere pragmatici. La presidente von der Leyen avrà un dialogo strategico con i produttori e l’intera filiera, compresi i subappaltatori, nelle prossime settimane per mettere sul tavolo le difficoltà legate alla transizione. Sono pronto a iniziare a lavorare sulla clausola di revisione nel 2025 in modo da essere pronti nel 2026, perché se iniziamo nel 2026, saremo pronti nel 2027. Quindi iniziamo a esaminare i problemi, come farà la presidente”.