Un fondo Sure per l’automotive del valore di 100 miliardi di euro. E’ l’idea di Pasquale Tridico, capodelegazione del M5S al parlamento europeo: “La crisi che in tutta Europa sta colpendo il settore dell’auto non è molto diversa da quella innescata dal Covid e per questo serve uno strumento in grado di assicurare a tutti i necessari ammortizzatori sociali per affrontare la transizione”, dice a La Stampa. La proposta è chiara: “100 miliardi di euro di contributi a fondo perduto, destinati solamente al settore automotive ed alle aziende in crisi. Dovrà funzionare esattamente come la cassa integrazione a fronte della sospensione del rapporto di lavoro e per integrare le riduzione d’orario. Durerà due anni ed in questo modo potremo dare una chance all’industria europea dell’auto mettendola nelle condizioni di affrontare meglio la crisi, a condizione però che faccia tutti gli investimenti richiesti dalla transizione verso l’elettrico che ovviamente intendiamo salvaguardare”. Per l’Italia “in questa occasione potremmo ottenere 10-15 miliardi a beneficio dei circa 100mila lavoratori (indotto compreso) coinvolti dai processi in atto, metà dei quali sono a rischio visto che almeno metà degli stabilimenti italiani di Stellantis, da Termoli a Melfi, da Pomigliano a Torino, è in crisi e buona parte degli addetti è in cassa integrazione da anni”.