Ferdinando Uliano, numero uno della Fim-Cisl, stigmatizza la lettera inviata da Spagna e Francia a Bruxelles per dire che la data del 2035 non deve essere toccata. “Posizione miope e pericolosa – dice a Repubblica – che ignora completamente gli aspetti di sostenibilità sociale che ogni scelta politica dovrebbe considerare”. E soprattutto con effetti pesanti: “Solo in Italia si stimano oltre 70.000 posti di lavoro a rischio”, aggiunge Uliano.