Con la legge sull’autonomia differenziata “avremmo venti diverse rappresentanze all’estero, ognuna con la propria competenza”. Lo dice a GEA il deputato M5S e vicepresidente della Camera, Sergio Costa, analizzando gli aspetti critici legati alle politiche ambientali del disegno di legge del governo, già approvato dal Senato, su cui si è conclusa oggi la discussione generale nell’aula di Montecitorio in attesa di passare ai voti. Con questo sistema “le politiche ambientali che si decidono a livello internazionale alle Cop, o in sede di Unione europea, che produce eccome elementi ambientali, chi le gestirà più: il governo nazionale dopo una mediazione con i vari governi regionali o direttamente le Regioni?”, si domanda. Aggiungendo: “Se passerà questa legge, le politiche ambientali, materia che non ha bisogno di attendere i Lep, passeranno immediatamente alle Regioni. Dunque, chi si prenderà le responsabilità di negoziare a livello internazionale con le Cop e in Europa?”.