“Il più evidente è il rischio di liquidità – conferma Lagarde -. Conosciamo le sfide poste dalle istituzioni che investono in attività rischiose, promettendo agli investitori rimborsi a breve termine e alla pari. Tali entità devono mitigare il rischio di una corsa agli sportelli assicurandosi di disporre di liquidità sufficiente per soddisfare rapidamente i rimborsi: per questo motivo, ad esempio, l’Esrb ha lanciato l’allarme su alcune tipologie di fondi del mercato monetario. Nel caso delle stablecoin, il Regolamento sui Mercati delle Criptovalute (MiCAR) dell’Ue mira a fronteggiare questo rischio in due modi. In primo luogo, gli emittenti di stablecoin devono consentire agli investitori dell’Ue di riscattare sempre i propri investimenti al valore nominale. In secondo luogo, gli emittenti di stablecoin devono detenere una quota sostanziale delle riserve in depositi bancari”.