“Sebbene la Bce appaia sempre più fiduciosa nel processo di disinflazione, si è tenuta ben lontana dal dare qualsiasi segnale sul futuro percorso della politica monetaria, preferendo mantenere la massima flessibilità nelle prossime riunioni. Tuttavia, non abbiamo avuto l’impressione che ci sia una tendenza a far seguire al taglio di 25 pb del tasso di deposito di giovedì un altro taglio in ottobre, e la scarsa sensibilità della Bce ai singoli dati suggerisce che le mosse politiche saranno guidate più che altro da cambiamenti nel quadro generale”. E’ quanto si legge in un report di Market 360, la divisione di BNP Paribas dedicata all’attività di ricerca e analisi sui mercati, a seguito della riunione della Bce di ieri.
“Continuiamo a prevedere che il prossimo taglio avverrà a dicembre, insieme all’aggiornamento delle proiezioni. Per il 2025, prevediamo ulteriori tagli di 75 pb, fino a quando il DFR (deposit facility rate) raggiungerà il 2,5%, un livello che consideriamo ampiamente neutrale”, prosegue l’analisi. Intanto, “per quanto riguarda i tassi, abbiamo alleggerito le nostre posizioni proxy long in euro prima della riunione della Bce e continuiamo a preferire i tassi a lungo termine sugli Stati Uniti e tassi a breve termine sull’area Euro, mentre per quanto riguarda i cambi, l’esito dell’ultima riunione della BCE non fa che rafforzare la nostra opinione secondo cui è improbabile una rottura a breve termine del range euro-dollaro”.