Il numero di lavoratori esposti al caldo eccessivo è in aumento ovunque, ma è in Europa e in Asia centrale che si è registrato l’incremento più marcato negli ultimi 20 anni. Lo rivela un rapporto dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO). Il rapporto mostra che le regioni non abituate al caldo estremo stanno affrontando rischi maggiori, mentre i lavoratori in climi già caldi si trovano ad affrontare condizioni sempre più pericolose.
Complessivamente, nel 2020 oltre il 70% dei lavoratori è stato esposto al caldo eccessivo, l’8,8% in più rispetto al 2000. Questa percentuale è ancora bassa in Europa/Asia centrale (29%) rispetto all’Africa (92,9%), agli Stati arabi (83,6%), all’Asia-Pacifico (74,7%) e alle Americhe (70%).
(AFP)