“Non c’è rivendicazione di valori, di idee, di principi che giustifichi la violazione dei diritti degli altri. Per me è pari pari il palazzo di Nardella come la casa del privato. Se io vedessi chiunque che distrugge il bene di un altro proverei a intervenire. Ho apprezzato che Nardella lo abbia fatto. Ha fatto bene, è stato anche colorito nel suo eloquio, ma io forse avrei detto anche peggio”. Così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio a GEA commentando l’azione di Ultima generazione su Palazzo Vecchio a Firenze. “Ha fatto bene a pulire, ci mancherebbe altro. Ha fatto bene anche a partecipare lui attivamente ma lo apprezzo molto di più per la parte di pronto intervento: si è trovato lì casualmente e come è giusto che faccia un sindaco che ama la sua città è intervenuto. Farei uguale, ripeto, se sotto di me vedessi quattro che distruggono”. Il governatore ha ammesso: “io mi arrabbio anche per la casa di chi magari si è appena fatto il mutuo per poter accedere ai fondi del 110 e che quattro anarchici, passando in una manifestazione in cui rivendicano chissà quali diritti, gli imbrattano tutta la casa come hanno fatto in tante aree del centro di Torino”. E ha spiegato: “Mi arrabbio per il grande pregio architettonico, ma mi arrabbio per la casa di chiunque, mi arrabbio per il dehor di quel barista che ha un mutuo da pagare e che magari ha comprato quattro ombrelloni nuovi per fare la stagione e passano quattro ‘pseudo ambientalisti’ e glieli imbrattano, glieli distruggono per dimostrare che l’ambiente va rispettato”.