Dal 2021, Ferrari ha ridotto le emissioni di gas serra Scope 1 e 2 di circa il 30%, principalmente grazie al passaggio all’elettricità rinnovabile a seguito della chiusura del proprio impianto di trigenerazione alimentato a gas nel settembre 2024. Lo rende noto la casa di Maranello in occasione del Capital Markets Day. “Oggi – spiega Ferrari – confermiamo il nostro piano di ridurre le emissioni Scope 1 e 2 di almeno il 90% in termini assoluti entro il 2030, continuando a mantenere la neutralità carbonica”.
Oltre alla chiusura dell’impianto di trigenerazione, l’obiettivo attraverso l’aumento dell’acquisto di elettricità rinnovabile, l’installazione di nuovi pannelli solari, e l’acquisto di certificati di biometano.
Per quanto riguarda lo Scope 3, “abbiamo collaborato strettamente con i nostri partner — sia fornitori che dealer — per identificare e implementare azioni volte a decarbonizzare la nostra catena del valore. Così facendo, abbiamo ottenuto una riduzione di circa il 10% delle emissioni di gas serra per auto dal 2021”.
Nel 2022 era stato annunciato l’obiettivo di ridurre del 40% lo Scope 3 per auto entro il 2030 rispetto al 2021. “Sulla base dei miglioramenti nella nostra metodologia di calcolo e nella qualità dei dati – dice Ferrari – abbiamo aggiornato il nostro obiettivo Scope 3, mantenendo un approccio scientifico e aumentando le nostre ambizioni”.
Oggi si prevede di ridurre, in termini assoluti, le emissioni Scope 3 di almeno il 25% entro il 2030, rispetto al 2024. “Questo obiettivo – spiega il Cavallino – riflette il nostro costante impegno verso il miglioramento continuo. Puntiamo a raggiungerlo principalmente attraverso l’utilizzo di alluminio riciclato nei nostri motori e telai, nonché attraverso la continua collaborazione con i nostri fornitori e dealer”.