L’Italia è tra i paesi europei maggiormente colpiti per perdite economiche dovute ad eventi climatici estremi: nel periodo 1980-2023, si colloca al secondo posto nell’Ue con circa 134 miliardi di euro, dopo la Germania con 180 miliardi e prima della Francia con 130 miliardi. Lo dice il Rapporto annuale Istat sulla situazione del Paese, presentato alla Camera.
I costi degli eventi estremi, come opere di ricostruzione e bonifica, risarcimenti e sostegni economici a individui e imprese ”aggravano il bilancio degli Stati”, evidenzia l’Istituto, osservando che nel medio lungo termine porre ”è possibile in essere opere infrastrutturali e ingegneristiche per limitare le conseguenze negative”, mentre nel breve periodo si può ”contenere il danno economico per la finanza pubblica mediante la stipula da parte dei privati di polizza assicurative che coprono tali danni”. La pratica assicurativa però, se è ”più seguita in Francia in Germania” risulta ”ancora molto ridotta” in Italia in Spagna.