La crescente crisi sanitaria causata da eventi meteorologici estremi in Europa e Asia centrale “non è più una minaccia lontana o di un fastidio stagionale. Si tratta di un’emergenza sanitaria pubblica che si sta sviluppando in tempo reale”. Lo scrive la Commissione paneuropea per il clima e la salute, in seno all’ufficio europeo dell’Oms, in una lettera aperta ai governi dei Paesi membri. Di fatto, ricorda, “la Regione Europea sta vivendo ondate di calore senza precedenti, sempre più frequenti, intense e mortali. Questi eventi non sono semplicemente fastidiosi: sono assassini silenziosi. Il loro bilancio è spesso nascosto nei registri dei decessi, come ictus, infarti o insufficienza respiratoria”. Ma, avverte l’Oms, ” la causa è chiara. Gli anziani, le persone con disabilità e coloro che vivono in alloggi di scarsa qualità sono particolarmente a rischio. Lo sono anche le donne incinte, i bambini piccoli e i lavoratori all’aperto esposti a temperature pericolosamente elevate. Gli effetti non sono solo immediati: si ripercuotono sulle vite e sui mezzi di sussistenza, danneggiando la salute mentale e il benessere, riducendo la produttività, danneggiando i raccolti, aumentando le bollette energetiche e mettendo a dura prova le infrastrutture vitali”.