“La crisi climatica richiede una transizione progressiva verso un modello di sviluppo sostenibile e a basse emissioni di carbonio, ma senza penalizzare l’economia continentale nella competizione mondiale”. Lo dice il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in una lettera al Corriere della sera. “Secondo i dati della Commissione europea – scrive – la Cina contribuisce al 29% delle emissioni inquinanti mondiali di gas serra, l’Europa al 6,7%, l’Italia allo 0,63%. Davvero è ragionevole cancellare i motori tradizionali dal 2035 — come voluto dal Commissario di sinistra Timmermans — per aprire agli elettrici (molto costosi) prodotti soprattutto da Pechino?”.