“Orsini mi ha chiesto se ero disponibile ad accettare un incarico speciale sulle questioni strategiche europee, quali la competitività e l’autonomia strategica, temi di cui si sta occupando Mario Draghi in questi giorni. Ho accettato con entusiasmo perché sono temi che conosco e mi vedono impegnato da anni a Roma e a Bruxelles”. Così Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, sulla squadra di Confindustria allestita dal neopresidente Orsini. In una intervista a la Stampa aggiunge: “Avevo messo al centro del mio programma la difesa dell’industria e della manifattura italiana. E avevo raccolto il consenso di tutti i più importanti settori industriali del Paese – acciaio, chimica, farmaceutica, legno arredo, chimica, carta, vetro, fonderie, moda, food – che sentono fortissimo il rischio di una drammatica deindustrializzazione provocata dalle politiche europee segnate da estremismo ambientalista e iper regolamentazione. Queste imprese, e i territori in cui sono insediate, chiedono oggi a Orsini di mettere al centro della sua agenda la salvezza e il futuro dell’industria italiana ed europea e di farlo con azioni concrete”.