“Scarico o trasporto illegale di rifiuti tossici, traffico illecito di specie selvatiche minacciate di estinzione, come tigri, elefanti e legname pregiato, distruzione di risorse naturali, come boschi secolari: a farne le spese siamo tutti noi. L’inquinamento finisce nell’aria che respiriamo e nell’acqua che beviamo, causando problemi di salute e danni ingenti all’ambiente”. Lo scrive Virginijus Sinkevicius, commissario europeo per l’Ambiente, in un suo intervento su La Stampa. “È proprio per l’incapacità di far rispettare le leggi, per i pochi casi indagati e per le sanzioni irrisorie inflitte nella pratica che è arrivata da più parti la richiesta di un intervento incisivo a livello dell’Ue. La Commissione europea, nel dicembre 2021, ha perciò proposto di inasprire la legislazione in materia di crimini contro l’ambiente”, spiega ancora. Poi annuncia: “L’importante accordo provvisorio su una nuova direttiva dell’Ue raggiunto la scorsa settimana dal Parlamento europeo, dagli Stati membri dell’Ue e dalla Commissione europea è un notevole passo avanti nella lotta contro i reati ambientali”. Grazie a questo rafforzamento legislativo “le violazioni più gravi saranno considerate crimini e i trasgressori adeguatamente puniti; le autorità giudiziarie e di contrasto saranno più efficaci sul terreno e i difensori dell’ambiente otterranno più tutela e il riconoscimento che meritano”, sottolinea.