L’Associazione dei costruttori europei di automobili (Acea) è “profondamente preoccupata” per l’annuncio del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di imporre ulteriori dazi doganali del 25% sulle auto importate negli Usa. Una scelta che “arriva in un momento di svolta per la trasformazione del nostro settore e mentre si intensifica la feroce concorrenza internazionale”. “Le case automobilistiche europee investono negli Stati Uniti da decenni, creando posti di lavoro, favorendo la crescita economica nelle comunità locali e generando ingenti entrate fiscali per il governo statunitense”, dice il direttore generale dell’Acea Sigrid de Vries. ”Esortiamo il presidente Trump a considerare l’impatto negativo dei dazi non solo sulle case automobilistiche globali, ma anche sulla produzione interna statunitense”.
I dazi, ricorda l’associazione, “non avranno un impatto solo sulle importazioni negli Stati Uniti, una penalità che i consumatori americani rischiano di pagare, ma le misure sulle parti automobilistiche danneggeranno anche i produttori di auto che producono negli Stati Uniti per i mercati di esportazione. I produttori europei esportano tra il 50% e il 60% dei veicoli che producono negli Stati Uniti, dando un contributo positivo sostanziale alla bilancia commerciale statunitense”.
L’Ue e gli Stati Uniti, chiede l’Acea,” devono avviare un dialogo per trovare una soluzione immediata che eviti i dazi e le conseguenze dannose di una guerra commerciale”.