Dazi, Battaini (Prysiamn): Per noi zero danni, in Usa aumenteremo capacità produttiva

“Negli Stati Uniti noi abbiamo un’ampia capacità produttiva che si sostanzia in 30 stabilimenti. Avendo questa capacità produttiva, che viene utilizzata in America e soprattutto avendo uno scambio tra le altre regioni verso il Nord America che è inferiore al punto percentuale, parliamo di circa 100 milioni di dollari contro un fatturato di 8 miliardi locale, non siamo toccati dal tema dei dazi. Anche perché solo una piccola parte di quei 100 milioni arrivano dal Messico, il resto da aeree che non sono toccate dai dazi annunciati”. Così Massimo Battaini che dal 18 aprile 2024 guida Prysmian, il colosso italiano dei cavi. In un colloquio con il Corriere Economia spiega quale potrebbe essere la strada per le aziende italiane: “È difficile da dire, anche perché spesso servono tecnologie e asset che non tutte le pmi italiane possono avere, ma se sei presente in un solo Paese non credo tu abbia molto futuro, invece se inizi ad espanderti riesci a differenziarti. E questo è un bene”. E ancora su Donald Trump: “Mi sembra che la nuova amministrazione si stia muovendo verso due direttrici. Da un lato non conferma e non porta avanti alcun tipo di agenda sulle energie rinnovabili, dall’altro protegge ancora di più la produzione locale. Sul secondo punto è chiara la nostra posizione: siamo lì e stiamo investendo pesantemente per aumentare la nostra capacità produttiva. Perché la domanda del mercato è forte e potrebbe essere ulteriormente stimolata dalla mancanza di import. Siamo i potenziali beneficiari di eventuali dazi sulle importazioni nel nostro settore. Invece, per quanto riguarda la tematica green, è chiaro che l’agenda degli investimenti non partirà con Trump, ma non è neanche mai partita con Biden. Quindi sulle rinnovabili offshore abbiamo rivisto i nostri piani. Mentre sulle rinnovabili onshore l’America investe da anni e continuerà a farlo. E anche nel solare onshore”.