“Negoziare con gli Stati Uniti sui dazi, compito che dovrà svolgere la Ue unitariamente, andare su nuovi mercati, rilanciare il multilateralismo con nuove regole del Wto che stiano a passo con i tempi”. Così Barbara Cimmino, vice presidente di Confindustria per l’Export e l’Attrazione degli investimenti. “L’India è un mercato dove possiamo crescere molto – sottolinea nell’intervista a Il Sole 24 Ore -. Abbiamo circa 700 aziende sul territorio, l’interscambio bilaterale ha raggiunto i 14,24 miliardi di euro nel 2024. Tenendo conto della popolazione indiana di 1,4 miliardi di persone, è ancora poco. Inoltre abbiamo un deficit commerciale di circa 3,8 miliardi. Dobbiamo investire in collaborazioni industriali stabili e integrate, puntando su filiere comuni, trasferimento di competenze e innovazione. Secondo il Centro studi di Confindustria c’è un potenziale italiano verso l’India di 3,3 miliardi di euro concentrato soprattutto in macchinari, chimica, metallurgia e apparecchiature elettriche” E ancora sull’India: “È per noi una priorità strategica. Creerebbe un mercato da otre 2 miliardi di consumatori, pari a più del 20% del pil globale, e potrebbe generare benefici concreti in termini di crescita economica, investimenti, occupazione. È fondamentale che i negoziati si concludano rapidamente, per lavorare alla riduzione di ostacoli che penalizzano le nostre imprese”.