Dazi, Crolla: Per delocalizzare ci vogliono due anni, no emotività

“Trump sta avendo ragione su due punti, sulla reazione del mercato e sui negoziati con gli Stati”. Lo dice Simone Crolla, consigliere delegato della Camera di Commercio americana in Italia. “Il presidente Usa da detto che la volatilità delle Borse è un effetto immediato degli annunci, collegato l’incertezza. L’aveva messo in conto: sostiene ‘nel breve termine danno, nel lungo guadagno’. E poi tutti gli Stati si stanno proponendo per negoziare. Ritiene che riequilibrare la bilancia commerciale degli Stati Uniti sia una priorità, è un uomo degli anni ’80 che vuole riportare industrializzazione dopo decenni di perdita della manifattura. Il surplus con l’Europa lo giudica inaccettabile”, aggiunge nell’intervista a La Stampa. E “non credo tornerà indietro anche se lascia spazio ai negoziati. Parla ai suoi elettori, ci vorranno ancora mesi per capire come si assesterà la situazione”. Crolla poi spiega cosa deve fare l’Europa, ovvero ” trattare”. Un tema “è la quantità di energia che l’Ue compra dagli Usa e che può essere incrementata, come ha suggerito. Per quanto i dazi siano molto pericolosi ancora non hanno prodotto danni veri alle aziende”. E ancora: “L’opzione di riuscire a spostare le aziende negli Stati Uniti è sempre stata una possibilità importante e interessante. Naturalmente non si deve valutare a caldo”. Anche perché “ci vogliono anni di lavoro. Ricordo il caso del pastificio Rana, che è uno dei più grandi investitori italiani negli Stati Uniti: quando decise di costruire il suo stabilimento a Chicago lo fece alla luce di analisi di mercato chiare e impiegò due anni per renderlo operativo”.