Dazi, economista Buti: La Commissione ha negoziato male, è stata debole

“Serve una risposta intelligente: dazi mirati contro i ‘Red states’. Ma soprattutto, un’Europa che agisca come potenza strategica”. Così Marco Buti, a lungo direttore generale dell’Economia e della Finanza alla Commissione europea, oggi titolare della cattedra Tommaso Padoa Schioppa presso il Robert Schuman Centre dell’European University Institute. In un colloquio con La Stampa aggiunge: “La lettera inviata dall’amministrazione statunitense è un misto di incompetenza economica, bullismo politico e incertezza negoziale. L’affermazione che le tariffe ridurranno il deficit commerciale è semplicemente errata. La minaccia di inasprimento in caso di risposta europea è puro bullismo. E il ‘perhaps’ finale – se aprite senza limiti alle importazioni americane, forse rivedremo il 30% – è l’esempio perfetto dell’ambiguità negoziale. Detto questo, contiene anche un elemento di chiarezza strategica: insieme ad altre decisioni, conferma che gli Stati Uniti si stanno trasformando in una potenza estrattiva”. Per Buti la Ue ha strumenti per rispondere “ma vanno attivati con decisione. La risposta intelligente adesso sarebbe imporre dazi reciproci su importazioni provenienti da ‘Red states’, cioè gli Stati americani repubblicani, e da settori dominati da imprese guidate dai compari di Trump”. La digital tax “dovrebbe far parte della replica. La Commissione avrebbe dovuto avere già pronto lo strumento di anti-coercizione. Invece, siamo ancora a discutere del pacchetto da 95 miliardi, che – a causa delle pressioni dei governi – potrebbe essere ridotto a 70 miliardi. È un segnale di debolezza”.