“Soffriranno tutti, ma la Cina ha delle leve importanti e nel breve termine i consumatori americani rischiano molto”. Così Bala Ramasamy, noto economista e preside associato della China Europe International Business School. “Grandi esportatori, importatori statunitensi e consumatori americani: pagheranno tutti e tre. La domanda è: chi soffrirà di più? Per quanto riguarda la Cina, a pagare saranno soprattutto i fornitori di beni ad alta intensità di manodopera, come quelli nel settore dell’abbigliamento che hanno margini di guadagno molto ridotti. Ma sappiamo con certezza che i consumatori americani ne risentiranno e che gli Stati Uniti rischiano l’inflazione”, aggiunge nell’intervista a La Stampa. E ancora: “C’è solo un Paese che può affrontare Trump, ed è la Cina. Washington ha imposto dazi superiori al 100%. Anche se si volesse negoziare, che tipo di accordi si possono raggiungere? La Cina sa che in ogni caso dovrebbe pagare un prezzo notevole o rinunciare a leve importanti. E sa anche che ci sono pochissime alternative per quello che vende agli americani. Tra le prime 20 categorie di export cinese negli Usa, in 15 di queste Pechino è di gran lunga il primo fornitore. Prendiamo gli smartphone: al secondo posto tra i fornitori delle aziende americane c’è il Vietnam, che però copre solo il 10% di quanto assembla e spedisce la Cina”.