“L’Italia è il primo produttore di vino al mondo e il primo esportatore in quantità, il primo produttore ed esportatore di pasta di semola, di pelati di pomodoro, il secondo esportatore di olio extravergine di oliva, il secondo esportatore mondiale di formaggi e latticini”. Lo dice il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, durante il question time alla Camera, rispondendo a un’interrogazione del M5S sui dazi Usa. “Dopo aver toccato il record di 70 miliardi di export nel settore agroalimentare nel 2024, con un aumento del 7,5% sul 2023, nei primi tre mesi del 2025 l’Italia ha confermato la tendenza positiva con un +5,9% sul valore del primo trimestre del 2024 – aggiunge -. Il settore del vino ha registrato un incremento dell’export, giungendo per la prima volta la quota di 8,1 miliardi, con un incremento del 5,5 per cento”. Inoltre, per quanto riguarda gli Stati Uniti, “nel 2024 l’export agroalimentare italiano ha raggiunto il valore di 7,8 miliardi di euro, in crescita del 17% rispetto al 2023. Il prezzo medio di buona parte dei nostri prodotti sul mercato statunitense è più elevato di quello ottenuto negli altri mercati di sbocco”. Ragioni per cui “ci stiamo impegnando per garantire un’interlocuzione con gli Stati Uniti, perché non riteniamo il mercato statunitense sostituibile in alcuna maniera specie con mercati gestiti da autocrazie istituzionali”.