“Conosciamo il ruolo storico della Francia e della Germania nella costruzione europea, ma deve funzionare in sinergia con l’Italia. Dunque, il Trattato del Quirinale tra Francia e Italia è benvenuto. Ora bisogna farlo vivere. Sono in contatto regolare con il ministro Giancarlo Giorgetti e sono lieto di incontrare qui a Parigi il ministro Adolfo Urso. Bisogna consolidare quanto è stato fatto e trovare nuove tappe, perché ci troviamo a un punto di svolta per l’organizzazione dell’Unione europea e del mondo”. Così il Éric Lombard, ministro francese di Economia, Finanze, Sovranità industriale e digitale. In un colloquio con il Corriere della Sera aggiunge: “La mia visione è che l’evoluzione della Cina e degli Stati Uniti costringerà l’Unione europea a cambiare le regole del gioco per poter proteggere le nostre industrie. Ed è importante che i tre grandi Paesi industriali — Italia, Francia e Germania — si mettano d’accordo, in particolare la Francia e l’Italia. È un momento particolare della Storia, iniziato tre anni fa con la guerra in Ucraina, e l’arrivo al potere di Donald Trump lo rende ancora più evidente”. E ancora: “Di fronte agli Stati Uniti, sarà l’Unione europea a concludere un accordo, non può esserci un’intesa separata. Il tema importante che voglio affrontare durante il forum è il modo in cui l’Unione europea proteggerà tutte le nostre imprese. Abbiamo convergenze sulla protezione dell’acciaio, e bisogna fare di più per l’automobile, i prodotti farmaceutici, l’alluminio. C’è tutta una gamma di prodotti sui quali siamo realmente minacciati da Cina e Stati Uniti”. Per Lombard bisogna “evitare di entrare in un braccio di ferro con Donald Trump. Ma se l’accordo è troppo sbilanciato, saremo costretti a reagire per negoziare e fare come la Cina: tornare a un livello più accettabile”.