Dazi, Prandini (Coldiretti): Le trattative bilaterali sarebbero grave errore

“Un po’ preoccupato lo sono. Gli Stati Uniti sono il nostro secondo mercato dell’export che vale oltre otto miliardi di euro, due solo dal vino. Senza i dazi diventerebbe il primo davanti alla Germania”. Lo dice Ettore Prandini, leader di Coldiretti, parlando di dazi. E su Giorgia Meloni – che ha detto di “evitare ritorsioni” verso Trump – spiega “In questo momento il suo è l’approccio giusto e moderato. Occorre diplomazia, evitare di cadere nelle provocazioni”. Nell’intervista a La Stampa Prandini dice anche: “La qualità dei prodotti del nostro agroalimentare è superiore: io non ho timore di fare i conti con il vino californiano. Basta guardare l’allarme dei ristoratori americani secondo i quali i dazi rischiano di farli chiudere. Altra cosa è se parliamo di Amazon, e dell’enorme surplus commerciale che gli americani hanno nel settore dei servizi”. E ancora: “Ipotizzare trattative bilaterali è un grave errore, faremmo il gioco di chi vuole dividerci. La palla è in mano al commissario Sefcovic, mi pare stia dialogando bene con il segretario al commercio americano: il fatto che le parti si siano prese altre due settimane è una buona notizia. Nel frattempo abbiamo scritto una lettera insieme all’associazione degli agricoltori americani per chiedere a von der Leyen e Trump di fermare l’escalation”.