Dazi, Schlein: Il problema non è parlare con Trump ma farlo a testa alta

“La premier si è impegnata ad aumentare la spesa militare e a far investire 10 miliardi alle imprese italiane negli Usa quando non ne ha trovato ancora uno per tutelare quelle colpite dai dazi ed evitare delocalizzazioni. In cambio pare abbia ottenuto una visita di Trump in Italia. Per ora non mi pare un gran bilancio”. Così Elly Schlein, segretaria del partito Democratico. “In generale il problema non è dialogare con Trump, ma farlo a testa alta. La questione fondamentale è non dare a Trump l’idea che possa trattare in bilaterale con ciascun Paese, che è quello che vorrebbe per indebolire l’Unione europea. L’Europa deve essere unita e compatta in questo negoziato e deve essere pronta a colpire dove fa più male, ossia le Big tech americane che sostengono Trump”, aggiunge nell’intervista a Il Sole 24 Ore. “L’attuale presidente è un nostro avversario politico ma questo non significa rinunciare al fondamentale rapporto con gli Stati Uniti. Bisogna dunque negoziare fino all’ultimo minuto utile, e farlo con la consapevolezza di essere un mercato di 500 milioni di persone, la seconda potenza commerciale al mondo e la terza in termini di Pil. E anche chiarendo quello che per l’Europa è negoziabile e quello che no: bisogna difendere sia la qualità sia la distintività delle nostre produzioni. In Usa, per capirci, ci sono regole su Ogm e glifosati ben diverse rispetto all’Europa”, sottolinea ancora Schlein.