Dazi, Schlein: Meloni non segua chi vuole disgregare la Ue

“L’Europa è a un bivio: o è in grado di fare un passo avanti sull’unità, o sarà cancellata. Perché non è un dato di fatto, va curata ogni giorno, e per affrontare un’offensiva cui non è affatto preparata la prima cosa che deve fare è superare il potere di veto e la regola dell’unanimità”. Lo dice Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, parlando dei dazi che Donald Trump minaccia di imporre. “Per la prima volta alcuni rappresentanti di Paesi storicamente più timidi sull’integrazione europea hanno detto che l’unica salvezza è reagire in modo unito. Davanti alla minaccia dei dazi, agli Stati Uniti che vogliono annettersi la Groenlandia, c’è la consapevolezza che nessuno si salva da solo”, aggiunge nell’intervista a Repubblica. “Invece di subire la guerra commerciale dei dazi, dovremmo anticipare le mosse americane rilanciando un grande piano di investimenti comuni europeo – prosegue Schlein -. Il Next generation Eu spalmava 700 miliardi su quattro anni. Ci vorrebbe almeno ogni anno il doppio di quella cifra da investire in innovazione, per accompagnare la conversione digitale ed ecologica, con una vera politica industriale europea per sostenere la competizione energetica in alcuni settori”. Poi su Meloni ‘mediatrice’ tra Europa e Trump spiega: “Se Meloni vuole aiutare l’Italia deve aiutare l’Europa a cambiare le regole, abbattere i veti e restare unita. È invece rischioso far valere con Trump relazioni bilaterali. Se ogni Paese comincia a trattare per sé, è l’inizio della fine della forza che ha l’Unione. Si fa presto a passare da prima della classe a strumento funzionale a un disegno di disgregazione”.