“I dazi Usa? Ci creeranno problemi, è evidente. Se davvero, dopo il rinvio di 90 giorni annunciato ieri, dovessero essere portati avanti come sono stati prospettati da Trump, è inevitabile. Ma non è la fine del mondo come sembra apparire dalla violenta reazione dei mercati azionari e dalla sensazione di panico irrimediabile che si è diffusa. Per le imprese europee e italiane l’unica chance per continuare a competere con successo nel mondo è sempre la stessa: rimboccarsi le maniche e trovare soluzioni”. Così Giovanni Tamburi, numero uno di Tamburi Investment Partners. In un colloquio con Il Sole 24 Ore, Tamburi aggiunge: “È un problema serio, ma se abbiamo superato lo tsunami del Covid, che era veramente un evento epocale, dobbiamo per forza trovare un modo di affrontare con pragmatismo anche questa fase dei dazi, peraltro preannunciati”. Tamburi invita a non illudersi: “I crolli dei tassi che da un paio d’anni qualcuno prevede restano una pia illusione. Poi già si intravede il ricatto che Trump farà presto: tolgo i dazi se mi sottoscrivete treasury. E cercherà di farci acquistare titoli con scadenze lunghissime, forse anche a 50, 100 anni. Una follia. Come europei non dobbiamo cadere nel tranello. Anche perché ormai è chiaro che a Trump fa comodo un dollaro debole, per cui se comprassimo titoli con lunghe durate avremmo forti rischi sul cambio”.