Dazi, Urso: Bisogna negoziare, evitare escalation che aumenterebbe il danno

“Dobbiamo scongiurare l’escalation che accrescerebbe il danno. Bene fa la Commissione europea a riflettere prima di reagire; misure di compensazione come quella annunciata sul whisky producono gravi conseguenze per la ritorsione diretta e simmetrica, ad esempio, sui vini. Ci vuole più fantasia nel reagire con altri strumenti che non siano solo i dazi. È necessaria una nuova politica industriale europea che restituisca competitività alle nostre imprese e tenga conto dei nuovi fattori geopolitici”. Lo dice Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy. “Secondo la presidente Ursula von der Leyen, i dazi Usa avranno un impatto negativo sulla crescita europea dello 0,3%, eventuali contromisure della Ue lo accrescerebbero allo 0,5%: ci faremmo male da soli. Per l’Italia più a rischio sono alimentazione, farmaceutica e automotive. Stiamo lavorando ad un’analisi sui singoli settori che adegueremo quando sapremo con certezza quali siano le misure effettivamente realizzate”, aggiunge nel colloquio con il Corriere della Sera. Urso sottolinea poi: “Anche noi siamo preoccupati ma non rassegnati. La politica commerciale è competenza esclusiva della Commissione a cui chiediamo cautela, responsabilità e lungimiranza. Da parte nostra, abbiamo sviluppato con il ministero degli Esteri un piano d’azione per indirizzare e supportare le nostre imprese esportatrici nei mercati aperti e in crescita: nell’Indopacifico, in Africa e nella Penisola Arabica, ma anche nell’area del Mercosur. Dobbiamo prenderne atto: siamo in una nuova era, in cui la competizione sarà tra aree regionali”.