Dazi, Urso: Il 15% non insormontabile ma importante Ue finalizzi nuovi accordi

“Innanzitutto bisogna garantire che” il dazio complessivo Usa del 15% sui beni europei “sia tale, quindi importanti sono gli aspetti successivi a questo accordo di principio che la Commissione sta ancora concordando con gli Stati Uniti. Pensiamo all’esenzione che riguardano alcuni settori e comparti importanti delle nostre esportazioni. Solo alla fine di questo percorso potremo dare un giudizio completo. In molti comparti del Made in Italy, in quelli dell’eccellenza, della qualità, il 15% non è insormontabile anche a fronte del fatto che in molti casi i nostri concorrenti diretti sul mercato americano hanno dazi molto più elevati di quelli che eventualmente noi dovremmo pagare e superare”. Lo ha dichiarato il ministro delle Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, in un punto stampa a margine del Consiglio Competitività dell’Unione europea. “Importante è resistere sul mercato americano e nel contempo cogliere le nuove opportunità che vi sono nei mercati in crescita e aperte e per i quali abbiamo chiesto alla Commissione di finalizzare, come è accaduto con il Mercosur e recentemente con l’Indonesia, altri accordi di libero scambio che possano consentire alle nostre imprese di cogliere appieno le nuove opportunità. E peraltro noi sappiamo che il nostro sistema imprenditoriale è capace di farlo. Dieci anni fa eravamo l’ottavo Paese esportatore al mondo, nel frattempo si sono propagate le misure protezionistiche, anche purtroppo le guerre e talvolta le sanzioni illegittime e in un contesto così difficile l’Italia ha superato la Gran Bretagna come Paese esportatore, poi ha superato la Francia, lo scorso anno abbiamo superato la corrazzata della Corea del Sud e quest’anno siamo testa a testa con il Giappone per agguantare la quarta posizione al mondo come Paese esportatore. Dopo i grandi giganti della Cina, degli Stati Uniti e della Germania vi è la piccola dinamica Italia”, ha proseguito.