Dazi, Vavassori (Anfia): Investimenti in loco possono mitigare i rischi

“L’impatto potenziale può essere elevato, poiché la nostra industria per sua natura richiede normative stabili e compatibili con i tempi di investimento di impianti industriali che non si possono spostare come una scrivania su ruote”. Lo dice Roberto Vavassori, presidente di Anfia, in merito all’impatto dei dazi che Donald Trump intende applicare da domani. Vavassori profila due scenari: “Il primo può prevedere che le attuali azioni dell’amministrazione Trump nei confronti di Messico e Canada si risolvano nella pratica in un nuovo accordo con i medesimi contenuti del vecchio Nafta e dell’attuale Usmca; in questo scenario non vi sarebbero modifiche significative alla situazione attuale. Nello scenario pessimistico, l’Amministrazione americana potrebbe decidere di affrontare e sostenere i danni provenienti da un inasprimento delle relazioni commerciali con i due Paesi confinanti. Questa sarebbe una sconfitta commerciale per tutti e tre i Paesi, e purtroppo ad oggi non è inverosimile”. Aggiunge ancora a Il Sole 24 Ore: “Per sua natura l’industria automotive obbliga i produttori di componenti a essere direttamente presenti con ricerca e sviluppo e stabilimenti nei mercati vitali e in crescita. Il Messico è uno di questi, sia per la robusta crescita del mercato nazionale, sia per l’importante apertura verso gli Stati Uniti. Investire in Messico quindi, per un’azienda europea della componentistica, non migliora direttamente la situazione in Europa ma costituisce un elemento di mitigazione importante del rischio complessivo del quale ogni buon imprenditore deve tenere conto”.