Dazi, Zaia: Evitare Vietnam commerciale, no a intese bilaterali

“Spero che non solo il nostro paese ma anche l’Europa esca dalle gabbie ideologiche. Il presidente degli Stati Uniti lo eleggono gli americani, non noi, e questo è quello che passa il convento, Trump ce lo dobbiamo tenere ancora per tre anni e mezzo. Se non vogliamo un Vietnam commerciale bisogna partire da qui”. Lo dice Luca Zaia, governatore del Veneto, parlando dei dazi che al 30% colpirebbero in maniera sostanziale l’economia del Veneto. “Quella lettera a von der Leyen è dura, ma in fondo, da businessman quale è, Trump ci invita a un accordo. L’Europa adesso dimostri di essere Europa, in questi pochi mesi dei passiavanti li sta già facendo”, spiega a Repubblica. “Credo che in questa fase il pragmatismo sia d’obbligo. È chiaro che i dazi per noi sono una catastrofe. Io in Veneto ho circa 7 miliardi e 600 milioni di export sugli Usa, il 10 per cento dell’export nazionale. E la mia bilancia è in attivo di sei miliardi. Noi non ci possiamo permettere di rinunciare a questo”, aggiunge ancora. E poi: “L’Europa deve sedersi a trattare senza complessi di inferiorità, provando a esperire tutte le vie possibili, ma liberandosi da questo retaggio culturale per cui gli americani sono sempre quelli che ci hanno liberati dal nazifascismo”. E infine: “Le iniziative bilaterali rischierebbero di dare più forza a Trump, è poco ma sicuro. Una trattativa di questo genere la vedo difficile considerando che ci espone anche a ritorsioni protezionistiche da parte degli altri partner europei. La trattativa bilaterale, su cui l’Italia potrebbe magari avere qualche carta in più da giocarsi, sarebbe il miglior regalo fatto a Trump. È un godimento nel breve ma un massacro sul medio-lungo periodo”.