“Il quadro tendenziale, aggiornato rispetto alle dinamiche delle nuove previsioni di politica economiche e all’impatto, ahimè devastante, del Superbonus e simili, fa sì che, a parte il consolidato indebitamento netto del 7,2% del 2023, le previsioni ci dicono 4,3 per il 2024, 3,7 per il 2025, 3 nel 2026, 2,2 nel 2027”. Lo dice il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in conferenza stampa dopo il Cdm che ha approvato il Def. “Per quanto riguarda il debito pubblico, da un dato del 137,3% del 2023 si salirebbe al 137,8 del 2024, al 138.9 del 2025 e 139,8 nel 2026 e poi si comincerebbe a scendere – aggiunge -. L’andamento del debito è pesantemente condizionato dai riflessi per cassa del pagamento dei crediti fiscali del Superbonus per i prossimi anni, come è stato ampiamente detto: quando questa enorme massa dei 219 miliardi di crediti edilizi scenderanno in forma di compensazione, quindi di minori versamenti nei prossimi anni e, quindi, diventeranno a tutti gli effetti debito pubblico, anche ai fini contabili, oltre a essere già oggi, di fatto, questo in termini di impegni assunti dai cittadini italiani”.