Difesa, Beretta: Meno parole e più atti concreti, Ue sia consapevole del suo ruolo

“Speriamo che si riescano a sviluppare passi concreti per avanzare nella creazione di una vera difesa europea nel medio termine. È una strada obbligata, attualmente il sistema assomiglia a un puzzle dove si sprecano molte risorse e molte sinergie, che darebbero maggiore forza alla stessa Ue. Qualche anno fa si pensava che i combattimenti terrestri fossero una cosa del passato, in Ucraina si è visto che non è così. Ecco perché investire in progetti di ricerca comuni e aumentare l’interoperabilità dei sistemi sarebbe un percorso obbligato. In ogni caso stiamo osservando che molti Paesi stanno moltiplicando gli investimenti nel settore”. Così Pietro Gussalli Beretta, presidente e amministratore delegato di Beretta Holding. In un colloquio con il Corriere della Sera spiega: “Qualche campanello d’allarme c’era già da tempo. L’America ha mandato molti segnali per aumentare gli investimenti con tutte le passate Amministrazioni. Noi europei non vogliamo pensare che gli Usa possano avere altre priorità, persino una strategia di politica internazionale che stia cambiando. Per gli Stati Uniti gli investimenti economici sono sempre collegati a quelli per la sicurezza militare”. E ancora: “L’indecisione rischia di essere la cosa peggiore. L’Ue in questi anni ha commesso alcuni errori di priorità ma il tessuto imprenditoriale è eccellente e siamo in condizione di reagire. E di avere un ruolo importante sullo scacchiere internazionale. La guerra dei dazi va vista in questo schema. L’Europa è una grande entità economica e politica, poco consapevole del suo ruolo”.