Difesa, Cacciari: Para bellum se vuoi la pace? Serve esercito e comando comuni

“Para bellum se vuoi la pace? Credo che la prima condizione per prepararlo dovrebbe essere quella di avere un esercito e un ponte di comando comuni. Mi risulta che a Roma, visto che siamo d’accordo coi romani, ci fossero. Altrimenti non si prepara la guerra né si vuole la pace, ma semplicemente si aumentano spese e debiti per aiuti di Stato a settori industriali in gravissime difficoltà. Si dice che questo non è che un primo passo. E sui successivi che si vogliono compiere e sui tempi previsti per compierli c’è qualche generale romano che cortesemente ci informa?”. Così Massimo Cacciari in un suo intervento su La Stampa. Si legge ancora: “La domanda più interessante è tuttavia un’altra. Per tutto il dopoguerra la difesa europea è stata ‘delegata’ alla Nato e cioè agli Stati Uniti. L’autonomia in questo campo che oggi si vorrebbe costruire come si integra con la situazione in atto? L’ipotesi strategica in base alla quale ci si muove è quella di un progressivo ‘scioglimento’ della Nato o si tratta in buona sostanza di aumentare drasticamente il nostro contributo al suo funzionamento, mantenendone il comando?”. E ancora: ” Ci sono tante guerre quante sono i Nemici, reali o potenziali. E altrettante politiche di deterrenza. Dunque, quale Nemico rende oggi urgentemente necessario un drastico aumento di spese militari, se vogliamo la pace? Su quale Nemico dobbiamo esercitare la nostra deterrenza? Sui Galli, sui Parti, sulla regina di Palmira? In base alla risposta cambia ovviamente anche l’ordine delle spese necessarie e la compattezza dell’organizzazione militare da mettere in campo. Il Nemico è la Russia? Si ritiene seriamente che la Russia abbia oggi intenti egemonici sull’Unione europea e che la guerra in Ucraina ne sia espressione? Ma allora per esercitare una reale deterrenza su un Nemico di tali dimensioni a ben altre spese per il rafforzamento dei nostri apparati militari dobbiamo essere pronti! Allora è a una vera economia di guerra che dobbiamo prepararci. Con conseguente indebitamento e crollo di ogni residuo di Stato sociale. Poiché nulla è tanto odioso come la spudorata menzogna che si possano difendere redditi bassi, pensioni, scuole, sanità e perseguire insieme politiche di riarmo contro Nemici di dimensioni imperiali”.