Difesa, Cirio: Si ai fondi Coesione, ma risorse sono spostabili su altri ambiti spesa

“C’era il timore che l’Europa potesse sottrarre risorse dalla Coesione e che Bruxelles potesse introdurre nuovi vincoli di spesa”. Lo dice Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte. Ma “Bruxelles non prende nulla da quei 44 miliardi che spettano all’Italia. Nessun prelievo”, aggiunge nel colloquio con la Stampa. E ancora: “Ci offre maggiore flessibilità sulla spesa, liberando per di più molte risorse dello Stato e delle Regioni. Non è qualcosa che accade spesso. L’audizione, infatti, si è chiusa con un applauso”. Cirio poi specifica: “Iniziamo a dire che le risorse si possono spostare su quattro ambiti di spesa, non solo sulla Difesa. E sì, dal mio punto di vista bisogna aderire, perché ci vengono offerte possibilità di spesa che prima non c’erano. Ad esempio, si potranno dirottare risorse su progetti in ambito idrogeologico”. Nello specifico: “Finora non abbiamo mai avuto abbastanza soldi per costruire nuovi invasi. Così, invece, potremmo ottenerli. Non cogliere questa opportunità sarebbe stupido. Ma si possono dirottare questi soldi anche su altri temi, come la competitività delle imprese o le politiche abitative. In Piemonte abbiamo molte case che non hanno più l’abitabilità: tante le abbiamo rimesse in piedi con il Superbonus, ma adesso potremmo proseguire e accelerare anche in questa direzione”. Poi sulla Difesa: “Sono favorevole per convinzione personale prima ancora che per appartenenza politica. Quando ero uno studente di Giurisprudenza mi insegnarono che la sovranità di un Paese sul suo mare per secoli venne stabilita in base alla distanza massima a cui poteva arrivare una palla di cannone sparata dalla costa: fin dove puoi difenderti è casa tua”.