Difesa, Dombrovskis: Per aumentare spese militari Italia dovrà fare scelte difficili

“Mancano 454 giorni, il momento di agire è adesso”. Lo dice il commissario all’Economia, Valdis Dombrovskis, che invita anche a mettere mano al Pnrr per eliminare i progetti irrealizzabili entro l’inderogabile data del 31 agosto 2026. In una intervista a La Stampa spiega: “La nostra valutazione è che la proiezione di crescita della spesa netta dell’Italia sia in linea con il percorso di risanamento stabilito. Per quanto riguarda invece la clausola di salvaguardia per le spese militari, l’Italia non ne ha richiesto l’attivazione e quindi non abbiamo preso decisioni su questo fronte”. Dombrovskis sottolinea che “il governo sta lavorando per uscire dalla procedura di deficit eccessivo e quindi ha fatto considerazioni di bilancio prudenti che l’hanno portato a decidere di non attivare la clausola, almeno per ora” ma che “questa possibilità esiste ancora, non per sempre, ma nella cornice di questo periodo di quattro anni. È chiaro che ci saranno discussioni sulla necessità di aumentare le spese nella Difesa, alla luce delle sfide geopolitiche che stiamo affrontando e probabilmente in vista delle discussioni nel contesto della Nato che dovrebbero portare a un incremento delle spese militari”. Il governo italiano sostiene di poter aumentare le spese militari senza far ricorso alla clausola di salvaguardia: “Fattibile è fattibile – dice il Commissario -, ma ovviamente senza l’attivazione della clausola richiederà scelte politiche più difficili. Credo comunque che queste considerazioni sulla sostenibilità di bilancio vadano tenute ben presenti perché il rapporto debito/Pil italiano è il secondo più alto all’interno dell’intera Ue”.