“La guerra ibrida è continua e colpisce infrastrutture critiche, centri decisionali, servizi essenziali e la tenuta di ogni Paese, con rischi quotidiani e crescenti di danni catastrofici. Siamo sotto attacco e le bombe hybrid continuano a cadere: il tempo per agire è subito”. Come riporta il Corriere della Sera, sono le conclusioni del dossier illustrato dal ministro della Difesa Guido Crosetto al Quirinale durante il Consiglio supremo di difesa. Riporta ancora il quotidiano milanese che il “non paper sul contrasto alla guerra ibrida” inizia con gli attori principali che minacciano l’Italia. Al primo posto c’è la Russia con “azioni di sabotaggio, disinformazione, influenza politica, pressione su forniture strategiche, cyberattacchi, ricorso a mercenari e uso della migrazione come arma di destabilizzazione”. Nessuna infrastruttura strategica è immune: energia, trasporti, telecomunicazioni, sanità, finanza. Al secondo posto c’è la Cina, la cui strategia “multi-vettoriale” riesce a combinare leve economiche, tecnologiche, informative e diplomatiche “per indebolire l’Ue e acquisire know how strategico”. Diverso l’approccio dell’Iran, mentre la Corea del Nord agisce “con operazioni spesso attribuite a gruppi statali specializzati in attacchi ransomware, furti di criptovalute e spionaggio digitale”.