“I risparmiatori si potrebbero ritrovare nei loro fondi di investimento e fondi pensione dei titoli che attraverso il sistema delle cartolarizzazioni sostengono l’industria degli armamenti”. Lo dice Anna Fasano, presidente di Banca Etica. “Un investimento che comporta una certa volatilità, incertezza e rischiosità, che vengono scaricati sui cittadini”, aggiunge nell’intervista a Affari&Finanza. “Ci occupiamo – prosegue Fasano – di finanza etica, promuoviamo una cultura di pace: per noi è identitario non sostenere questi investimenti. Finanziare l’industria bellica non può essere considerato in linea con i principi Esg. Ora si dice che la sicurezza è sostenibilità, ma è una mistificazione: non lo è, per il suo impatto ambientale e sociale”.