Parlando dell’utilizzo dei fondi per la costruzione di stabilimenti di produzione di semiconduttori e microchip in Europa nel corso del suo intervento a Dresda (Germania), la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha ricordato che “i finanziamenti del Recovery Fund stanno già contribuendo alla costruzione di chip innovativi e ad alta efficienza energetica” e che la revisione della politica di aiuti di Stato in questo settore “sta dando i primi segni di successo con l’esempio di fabbriche di chip all’avanguardia a Catania, in Sicilia, e a Crolles, vicino a Grenoble”.
A questo si aggiunge “il più grande investimento singolo nella storia” di Infineon Technologies AG, proprio a Dresda, un “simbolo del fatto che l’Europa può competere come sede se modelliamo il quadro di riferimento in modo saggio”. La cosiddetta Silicon Saxony si basa su “una politica di localizzazione intelligente” e una “buona cooperazione tra imprese e scienza a Dresda, Lipsia e Chemnitz e dintorni”. Ma anche su “una stretta interazione tra start-up innovative e leader di mercato affermati a livello mondiale”, ha aggiunto von der Leyen.