Arriva una modifica anche della misura che assicura l’indennità una tantum ai lavoratori dipendenti per far fronte al rincaro dei prezzi dell’energia. Non un aumento o diminuzione di cifre, il bonus resta di 200 euro, ma la somma “non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile e non costituisce reddito né
ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali”, si legge nella bozza definitiva del decreto Energia2, al vaglio del Cdm, con le correzioni prima della pubblicazione in Gazzetta ufficiale, attesa dal 2 maggio scorso.