Dzi, Gozzi (Federacciai): La Ue ignora le tariffe interne, ora la minaccia del Qatar

“Per un Paese esportatore come l’Italia anche il 15% è un problema. Inutile girarci intorno. Sono tariffe a cui poi, come sottolinea Confindustria, si somma la svalutazione del dollaro. Rappresentano un elemento negativo, nonostante i timori che la percentuale imposta dagli Stati Uniti potesse anche essere maggiore”. Così Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, in un colloquio con La Stampa. E ancora: “L’Unione europea non affronta un tema fondamentale, quello dei dazi interni. Inoltre non conosciamo il tenore della discussione che è stata fatta e come sono state condotte le trattative dai mediatori. Mentre un dato di fatto è la lettera inviata dal presidente americano in cui si fa riferimento, appunto, ai dazi interni. Gli stessi di cui aveva anche parlato Mario Draghi ormai un anno fa”. E ancora: “I riferimenti che abbiamo sono le dichiarazioni di Draghi davanti al Parlamento Europeo. E l’ex presidente del Consiglio aveva parlato di dazi interni pari al 45% per l’industria e al 110% per i servizi. L’Europa non vuole discutere di questi argomenti nonostante valgano più del terzo di quelli Usa. E poi c’è anche un altro fattore”. Quello del Qatar: “Ieri abbiamo avuto la presa di posizione da parte del Qatar che ha minacciato di sospendere tutte le vendite di gas all’Europa se Bruxelles non allenterà i vincoli ambientali contenuti nella nuova direttiva sulla diligenza aziendale (Csddd per Corporate sustainability due diligence directive). Quindi ora l’Europa deve sveglia anche su questo fronte”.