La cessione di un portafoglio energetico che si estende tra Egitto, Italia e Croazia e vale quasi un miliardo di dollari potrebbe bloccarsi per alcuni inghippi burocratici. Come riporta la repubblica, a vendere è Energean, operatore quotato a Londra e a Tel Aviv, che in Italia ha in concessione dal ministero dell’Ambiente 46 titoli minerari per l’esplorazione e la produzione di idrocarburi. Ad acquistare è il private equity Carlyle, che attraverso Carlyle International Energy Partners è pronto a mettere 945 milioni di dollari per portarsi a casa l’intero portafoglio. L’accordo, annunciato nel giugno scorso, è soggetto alle approvazioni previste dalla normativa in Italia e in Egitto, oltre che al via libera dell’Antitrust nei due Paesi e nel Mercato comune dell’Africa orientale e meridionale. Il Mase deve chiarire che siano rispettati i livelli tecnici e finanziari per ogni licenza assegnata sul territorio. In aggiunta, il ministero svolge anche un ruolo di vigilanza e nel caso dell’ingresso di nuovi azionisti – oppure di una cessione – vuole assicurarsi che venga rispettato il programma dei lavori, sotto entrambi i profili.