Assoclima, l’associazione che rappresenta i costruttori dei sistemi di climatizzazione estiva e invernale, federata ad Anima, ha diffuso i dati sulle pome di calore. Dati che, come evidenzia il Sole 24 Ore, certificano un calo del mercato compreso tra il 3 e il 5% nel 2024, rispetto all’anno precedente. Ma con riscontri contrastanti: crescita a due cifre per alcuni prodotti, come gli split per il residenziale o gli impianti per il settore industriale e commerciale, e riduzione molto marcata per altri. Gli apparecchi in grado di produrre acqua calda, destinati anch’essi al residenziale, perdono oltre il 35%, per effetto della fine del superbonus e dello stop alla cessione del credito.