“L’Europa ha bisogno di un nuovo piano industriale per rimanere competitiva e per continuare a essere un’importante potenza economica globale”. Così il direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale dell’Energia, Fatih Birol. In una intervista a Il Corriere della Sera poi sul G7 che si apre a Torino aggiunge: “Prima di tutto vorrei congratularmi con l’Italia per aver invitato i Paesi africani: penso che sia molto importante per l’Italia, per l’Europa e per il resto del mondo avere l’Africa qui. I messaggi che vorrei dare sono due. Primo, il rischio tradizionale della sicurezza energetica persiste a causa dell’invasione russa dell’Ucraina con le sue conseguenze e dell’attuale alta tensione in Medio Oriente che seguiamo molto da vicino. Secondo, l’energia pulita si sta muovendo rapidamente e più velocemente di quanto molti pensino”. Spiega ancora Birol: “L’Europa ha commesso due errori strategici nell’energia negli ultimi due decenni. Primo, l’eccessiva dipendenza energetica da un unico Paese, la Russia, mettendo così a rischio la sicurezza. La parola magica nel mondo dell’energia è diversificazione. Il secondo, la riduzione del nucleare. La quota di energia nucleare nella produzione di elettricità in Europa era 20-25 anni fa circa il 30%, ora è circa il 15%. L’Iea ha sempre detto che l’energia nucleare è molto importante per produrre elettricità sicura e pulita”. Anche se la situazione nell’Ue sta cambiando: “Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, in Europa e nel mondo le persone hanno capito l’importanza del nucleare. Svezia, Belgio, Regno Unito e, naturalmente, Francia, Polonia, Repubblica Ceca, stanno guardando con occhi diversi al nucleare. Anche l’Italia. Il nuovo nucleare può svolgere un ruolo per il futuro dell’Italia, sia in termini di decarbonizzazione, sia in termini di sicurezza energetica. E questo avrà anche un effetto sulla competitività dell’economia italiana”.