“Ci sono vari parametri per monitorare gli effetti delle sanzioni Ue sull’economia russa, in primo luogo il deficit pubblico, il deficit commerciale e poi le entrate derivanti dai combustibili fossili che a gennaio 2023 erano la metà rispetto a gennaio 2022”. Lo ha detto l’alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, in arrivo al Consiglio Affari esteri oggi a Bruxelles. “L’anno scorso le sanzioni non erano attuate, i prezzi erano molto elevati e l’Ue ancora molto dipendente dal gas russo. Oggi i prezzi non sono così alti, la Russia sta vendendo il suo petrolio a 40 dollari al barile quando sul mercato è venduto a 80 e noi ci siamo liberati dalla dipendenza energetica. Quindi quest’anno sarà un brutto anno per l’economia russa”.