Energia, Calenda: Tetto a rinnovabili per sostenere energivori e subito nucleare

“Un tema fondamentale è il costo dell’energia. Proponiamo di riutilizzare il decreto varato dal governo Draghi sui cosiddetti extraprofitti delle rinnovabili. Questo settore è stato sostenuto negli anni con 220 miliardi di incentivi, ai quali si aggiunge il riconoscimento della remunerazione del capitale e l’indicizzazione al prezzo unico nazionale che è molto influenzato dal prezzo del gas. Proponiamo di limitare l’indicizzazione al Pun fissando un tetto al prezzo al quale questa energia può essere remunerata, che tenga conto dell’andamento dei prezzi nei 10 anni precedenti. Questa misura deve diventare permanente”. Così Carlo Calenda, leader di Azione. Nell’intervista a Il Sole 24 Ore spiega: “La differenza rispetto al meccanismo varato dal governo Draghi è che i circa 8 miliardi di gettito che può determinare questo tetto dovrebbero essere usati per fare contratti di lungo periodo a costo contenuto al di fuori dal prezzo di Borsa, con aziende energivore o consorzi di aziende. Chiediamo al governo di far stipulare questi Ppa usando il Gse, conferendogli una funzione nuova. È necessario poi ottenere dalla Ue una deroga per ampliare gli sconti agli energivori, finanziati con i fondi provenienti dalle aste sugli Etf, ad alcuni settori industriali oggi esclusi, a partire dall’automotive. Questa è la manovra che presentiamo e che non ha impatto sui conti pubblici. Tra l’altro su questa proposta abbiamo avuto un’apertura da parte del ministro per l’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin”. E ancora: “Di Energy release si parla dal governo Draghi. Ora servono soluzioni più efficaci in tempi veloci. Peraltro accanto a queste misure di emergenza per difendere le imprese sarebbe necessario riavviare subito il nucleare in Italia”.