“Le discussioni su una politica comune per l’energia, con un tetto al prezzo al gas, hanno già avuto un primo effetto: subito dopo l’apertura da misure comuni europee le quotazioni sono scese di oltre il 20%. Significa che, dietro i rincari, c’è una grande componente speculativa da parte di pochi soggetti”. Lo dice Luca Dal Fabbro, presidente Iren, in un’intervista a La Stampa, aggiungendo che “adesso è molto importante che l’Europa dia un segnale: se c’è una crisi di volumi, i 27 Paesi la affronteranno assieme”. Secondo Dal Fabbro “per il medio e lungo periodo servirà un piano di investimenti infrastrutturali, non possiamo essere dipendenti da un solo Paese. Ma attenzione a chi pensa che una volta finita la guerra il problema sarà risolto. Non è così. Perché dopo la Russia, ci sarà la Cina, sempre più affamata di gas per ragioni di crescita e demografia, e poi verrà l’India”.