Energia, De Censi (Sorgenia): Meno care le bollette con più solare ed eolico

“Abbiamo un parco di campi eolici per 300 megawatt a Sud che danno tra i 550 e i 600 gigawattora all’anno e 70 megawatt di biomasse solide, impianti programmabili che lavorano quasi 8 mila ore e generano 550 GWh. A questo si aggiungeranno altre rinnovabili: abbiamo in pipeline diverse centinaia di megawatt tra sole e vento, alcuni autorizzati altri già in costruzione”. Così Michele De Censi, che guida Sorgenia da quasi due anni e prima era ceo di 2i Rete Gas. Nell’intervista a il Corriere Economia aggiunge: “Chiudiamo il 2024 con ricavi in aumento del 23% a 3,8 miliardi, un margine operativo lordo in crescita del 67% a oltre 300 milioni e un debito in calo a 370 milioni dai 425 di fine 2023. L’esercizio chiude in perdita di 27 milioni per la svalutazione contabile pari a 100 milioni degli asset di Tirreno Power, perché il valore prospettico degli impianti è inferiore rispetto al valore messo a bilancio a suo tempo. Senza la svalutazione avremmo registrato profitti per circa 98 milioni”. E ancora: “Abbiamo quattro centrali a ciclo combinato da 800 megawatt ad altissima efficienza e flessibilità che producono 6 terawattora all’anno. Sempre nella produzione a gas abbiamo contrattualizzato circa 2.700 megawatt nel mercato della capacità (capacity market) per la messa a disposizione degli impianti quando la rete lo richiede, che rappresenta potenzialmente una componente stabile di ricavi pari a 110 milioni all’anno rispetto a una capacità totale di 3.200 megawatt. Poi ci sono il milione di contratti tra imprese e famiglie e le rinnovabili”. De Censi conclude così: “I futures sul gas sui mercati europei mostrano prezzi in calo. Per quanto riguarda le bollette, più rinnovabili saremo in grado di mettere in esercizio e maggiore sarà la possibilità che le quotazioni dell’energia scendano, perché saranno il solare e l’eolico, oggi meno costosi del gas, a fare il prezzo finale in Borsa”.